BEYOND HUMAN POTENTIAL
Uomo, scienza e macchina: un esperimento umano oltre i limiti.

Crédits NeuroRestore – Jimmy Ravie
Avevo letto di Michel Roccati su internet: la storia di un ragazzo con una lesione midollare completa che, grazie a un impianto di stimolazione midollare all’avanguardia, era riuscito a tornare a camminare. Mi affascinava l’idea che la scienza chirurgica e la tecnologia potessero restituire movimento a chi lo aveva perso, e, da buon curioso, decisi di contattarlo. Nel marzo 2025 lo invitai a Hopen Talks, il format di Hopen Space dedicato alle storie di talento e coraggio.
Per convincerlo a partecipare, gli scrissi: “Michel, ti va se, in cambio della tua presenza, ti faccio provare a sciare?” Accettò. E il giorno dopo l’evento eravamo già in pista. Prima di salire in quota, Michel mi chiese di mandargli qualche foto degli attrezzi che utilizziamo a Scie di Passione. Gli inviai immagini di monosci e dualski, ma la sua risposta mi sorprese:
“Io voglio sciare in piedi.”
Quel giorno, con i maestri di Scie di Passione, lo portammo in pista per la sua prima discesa in posizione eretta, sostenendolo e coordinando ogni movimento. Fu una scena potente, che accese una nuova idea: se la scienza può riaccendere il corpo, lo sport può restituirgli la possibilità di esprimersi.
Il Progetto
Da quella prima discesa nacque Beyond Human Potential, un progetto che mette in relazione uomo, scienza e macchina per esplorare fino a che punto la collaborazione tra questi tre mondi possa ampliare le possibilità del corpo umano.
L’obiettivo era portare la ricerca fuori dal laboratorio, traducendo le scoperte del trial clinico STIMO, condotto dal Politecnico Federale di Losanna (EPFL) e dal CHUV, in un contesto sportivo reale.
In quel programma, Michel era stato sottoposto a un impianto di elettrodi spinali in grado di stimolare i circuiti nervosi e di restituire il controllo volontario del movimento.
Con Beyond Human Potential abbiamo deciso di far dialogare quella tecnologia con il linguaggio dello sport, sperimentando come stimolazione, biomeccanica e intelligenza artificiale possano diventare strumenti di espressione e libertà.
Il progetto si basa su tre pillars:
1\ L’UOMO, con il suo infinito potenziale e la sua indomabile determinazione, capace di farsi precursore di una nuova idea di movimento.
2\ LA SCIENZA, che grazie all’intervento chirurgico sperimentale, l’AI e una programmazione avanzata, darà origine a una nuova frontiera dello sci adattato.
3\ LA MACCHINA, sintesi di maestria artigianale e ricerca tecnologica, pensata per non fermarsi di fronte al limite, ma per superarlo.
L’execution
Oggi stiamo lavorando alla costruzione dell’attrezzo, insieme a artigiani veneti specializzati in meccanica di precisione e materiali compositi.
Parallelamente, collaboriamo con ingegneri e tecnici per l’integrazione dei dati di stimolazione con sensori di movimento e software di analisi biomeccanica.
L’approccio è quello di un laboratorio a cielo aperto: ogni prova, ogni discesa, ogni dato raccolto diventa parte di un dialogo continuo tra uomo, scienza e macchina.
Il progetto ha attirato l’interesse e il supporto di professionisti, brand e amici che hanno scelto di contribuire con competenza e cuore: Politecnico Federale di Losanna (EPFL), CHUV, Nordica, Dotout, Sinner, Hopen Space, Scie di Passione, B-Side, d.crea, Piano D, Francesco Mansutti, Carlo Perazzolo, Francesco Bettella e Dora Carapellese.
Oltre il potenziale umano
Beyond Human Potential non è solo un progetto sportivo o scientifico, ma un esperimento umano che nasce dalla collaborazione e dalla fiducia reciproca.
Un percorso che unisce competenze diverse e le orienta verso un’unica direzione: espandere i confini del possibile.
“Oltre il potenziale umano non significa superare ciò che siamo, ma accendere ciò che di straordinario ci abita dentro.”
Il 19 ottobre presenteremo questo nuovo progetto!
Milano Mountain Show,
16-19 ottobre 2025
Big Theatre – MIND, V.le Decumano, Milano